I candidati firmano il "Contratto con i teramani"

TERAMO – Difendere l’integrità territoriale della provincia di Teramo, salvaguardare le realtà storiche e cultuali della città a rischio come il Teatro d’Interamnia e l’Istituto Braga, rinforzare quelle esistenti come l’Università e l’Istituto zooprofilattico, sviluppare la linea ferroviaria Teramo-Giulianova: sono alcuni dei punti fondanti del "contratto con i teramani" che l’Associazione Teramo Nostra ha sottoposto alla condivisione e fatto sottoscrivere dai candidati teramani al Parlamento. Lo hanno firmato Tommaso Ginoble (Partito Democratico), Anna De Fulviis (Centro Democratico), Fausto Napolitani (Centro Democratico), Giuseppe Cipolloni (Unione di Centro), Ubaldo Cola (Scelta civica con Monti), Renato Ciminà (Amnistia, Giustizia,Libertà – Radicali), Emilia Di Matteo (Rivoluzione Civile-Ingroia), Renzo Di Sabatino (Partito Democratico), Paolo Tancredi (Popolo della Libertà), Vincenzo Cipolletti (Sinistra, Ecologia,Libertà). Il presidente di Teramo Nostra, Piero Chiarini ha introdotto i lavori rilevando l’importanza della difesa degli ultimi ‘bastioni’ di teramanità, sostenuto nella sua relazione dall’intervento dell’ex direttore dell’Izs, Vincenzo Caporale, ma anche del potenziamento di strutture socio-economiche in grave difficoltà e a rischio scomparsa. Tutti gli aspiranti parlamentari, ovviamente in campagna elettorale, hanno convenuto che esiste la necessità di mantenere a Teramo uffici, enti e servizi, minacciati di recente dalla proposta di eliminazione delle Province. Ma anche di fare passi decisivi rispetto ad emergenze per cui da sempre Teramo Nostra combatte: l’abbattimento dei caseggiati Adamoli e Salvioni attorno al teatro romano, il sostegno al Premio internazionale di fotografia "Di Venanzo", così come il trasferimento nel teramano della sede legale del Parco del Gran Sasso-Laga e la valorizzazione dell’Osservatorio astronomico Cerulli… Argomenti sostenuti dagli interventi di numerosi cittadini presenti al dibattito, moderato dal Consigliere degli Studenti di Scienze Politiche Mirko De Berardinis. Saranno gli eletti del nuovo Parlamento ad assumersi la responsabilità di portare avanti gli impegni sottoscritti nel "contratto con i teramani".